Il 30 settembre p.v. è in scadenza il contratto per i 18 tecnici della prevenzione a tempo determinato, rimasti in servizio presso gli Uffici periferici.

E’ indiscutibile a nostro avviso che sia necessario predisporre urgentemente un atto normativo teso alla stabilizzazione definitiva di questi colleghi anche alla luce della grave difficoltà operativa in cui versano ormai da anni gli stessi Uffici periferici proprio per la strutturale carenza di organico.

Appare utile a tal riguardo evidenziare che per l’ultimo Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 20 unità (ampliato a 34) di personale non dirigenziale con il profilo professionale di tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, per gli uffici periferici del Ministero della Salute (CODICE CONCORSO 813) bandito il 29 ottobre 2021 e per il quale la graduatoria è stata resa pubblica con Decreto del 15 giugno 2022, a tutt’oggi non si è ancora riusciti a completarne il reclutamento previsto seppure si sia arrivati a chiamare per scorrimento, il 120° in graduatoria. Le motivazioni di tale difficoltà sono tante e sicuramente una delle principali sia imputabile al fatto che il livello retributivo dei dipendenti pubblici è ormai inadeguato rispetto al costo della vita, in special modo nelle regioni del nord Italia.

Proprio alla luce non solo di tale criticità, gli Uffici periferici ministeriali versano ormai in una condizione di così grave carenza di personale al punto che sono sempre più messi a rischio i servizi e le prestazioni rese ai cittadini ed alle imprese. E’ utile ricordare che la prevenzione internazionale è attuata proprio da detti Uffici USMAF, PIF ed UVAC dislocati nei porti e negli aeroporti nazionali attraverso i controlli sanitari su passeggeri e su merci in ingresso. Non da meno è l’attività dei SASN i quali, attraverso la rete ambulatoriale, garantiscono i servizi e le prestazioni sanitarie al personale navigante. A tal riguardo sembra necessario evidenziare che lo stesso Ufficio 3 della DGPREV - Coordinamento tecnico degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e dei Servizi territoriali di assistenza sanitaria al personale navigante USMAF- SASN è già da prima della pandemia, privo di direzione causa sicuramente tra le tante altre, del disagio segnalato.

Chiediamo pertanto un incontro urgente con il vertice politico teso ad affrontare in maniera strutturale tale grave criticità per favorirne, nel comune interesse, soluzioni definitive.

Quale Organizzazione sindacale confederale, siamo come sempre pronti e disponibili a suggerire, sollecitare e concorrere ad ogni attività utile al buon funzionamento dell’Amministrazione ed al conseguente benessere lavorativo di tutti quei colleghi, tanto nelle sedi periferiche che centrali, i quali quotidianamente si adoperano affinché il Ministero della Salute resti quell’Organo Centrale a capo del Sistema Sanitario del Paese con la finalità della tutela del diritto costituzionale alla salute.

Oggi abbiamo inoltrato al Ministro della salute, prof.Orazio Schillaci la richiesta per un incontro urgente attraverso il quale affrontare e trovare soluzioni stabili alle problematiche esposte.