Il nuovo ordinamento professionale prevede di rimettere in moto le carriere attraverso le progressioni all’interno e fra le aree. Resta però l’ostacolo della carenza di risorse economiche per la contrattazione decentrata. Qual è la situazione nella sua amministrazione?
La situazione al Ministero della Salute è problematica a causa della mancanza di fondi. Fondi che impediscono le progressioni economiche promesse dal nuovo CCNL riducendole a 34 unità su 2000. Lo stesso vale per le famiglie lavorative dove, a causa della carenza di risorse, per permettere l’accesso a un’unità nell’area dei professionisti o quarta area, che ha costi molto alti, bisognerebbe sopprimere tre posti di lavoro della terza. Questo crea enormi disagi in un ente che, anche con le recenti procedure concorsuali, non è riuscito a coprire i posti disponibili nelle innumerevoli sedi dislocate in tutto il Paese.
Piano dei fabbisogni, organizzazione degli uffici, lavoro a distanza, formazione: nel suo ente quanto è forte il coinvolgimento del sindacato rispetto alle scelte di programmazione strategica che ricadono sul personale?
Il rapporto è di rispetto reciproco, confronto e ascolto. Ci coordiniamo per il benessere dei lavoratori. Per farlo al meglio però bisognerebbe superare i vincoli economici che ad esempio il MEF o la Ragioneria di Stato ci impongono. Tali vincoli non permetto di concedere una formazione adeguata alle professionalità di spicco come medici, tecnici della prevenzione o veterinari che fanno la fortuna del Ministero, ma vengono formati dagli ordini di riferimento. Non è giusto. Per quanto riguarda invece il lavoro agile siamo riusciti come UILPA a ottenere 1-2 giorni a settimana per permettere ai fuorisede o a chiunque avesse impedimenti di poter lavorare rendendo al meglio.
L’art. 55 dell’ultimo CCNL ha previsto che le risorse dei sussidi assistenziali siano utilizzate per finanziare varie forme di welfare, tra cui la stipula di polizze per l’assistenza sanitaria integrativa. Da voi come sta procedendo l’attuazione di questa clausola?
Siamo in alto mare. Un paradosso visto che come Ministero della Salute dovremmo avere attenzioni particolari per queste tematiche. In passato abbiamo strutturato dei percorsi di prevenzione per i lavoratori con aziende del Lazio, ma dobbiamo renderci conto che i nostri uffici sono presenti su tutto il territorio nazionale. Infatti, come UILPA abbiamo richiesto anche per i dipendenti del Ministero la possibilità di usufruire degli ambulatori polispecialistici finora dedicati ai naviganti appartenenti al Ministero stesso e dislocati in ogni parte d’Italia. Comunque, anche nel caso delle polizze integrative uno dei problemi principali è la mancanza di fondi.
Che cosa si aspettano dal sindacato – e dalla UILPA in particolare – i giovani che sono da poco entrati a lavorare nella sua amministrazione?
Essere guidati nei meandri della Pubblica Amministrazione, un mondo scarsamente conosciuto. Al Ministero della Salute cerchiamo di spiegare ai neoassunti che tipo di strumento è il sindacato per un lavoratore. Non è favoritismo, ma rispetto delle norme contrattuali. Una volta compreso questo allora i giovani iniziano a usufruire del sindacato per comprendere al meglio il funzionamento della loro amministrazione. Quali sono i meccanismi che consentono le progressioni? Come funziona dopo un concorso? Come si stabiliscono gli orari di servizio? E così via. Insomma, dal sindacato si aspettano di essere informati.
Roma, 18 ottobre 2023