Onorevole Ministro Speranza,
da sempre questa organizzazione confederale ha sottolineato le capacità insite in quei dipendenti impiegati a vari livelli nel sistema pubblico, cercando di sovvertire quel mal costume adottato negli anni addietro dalla politica, tesa a svilirne il ruolo mortificando in più occasioni il prezioso operato esercitato dai lavoratori pubblici. La ricerca di esperti esterni a tale sistema, arruolati per posti più o meno di vertice, anche presso il nostro Dicastero, ha in più occasioni evidenziato la difficoltà per gli stessi di interpretarne e comprenderne celermente il più idoneo funzionamento. L’avvento di questa pandemia, nello specifico ha reso ancora più evidente tali difficoltà gestionali per come evidenziato per alcuni degli ultimi incaricati esterni al vertice della direzione della prevenzione sanitaria. Siamo, come organizzazione che rappresenta il pubblico impiego, convinti che la valorizzazione delle professionalità interne e della Pubblica Amministrazione sarebbe certamente favorevole per una più rapida azione di governance ed alla conseguente immagine dell’Amministrazione stessa, nel suo più agile funzionamento favorendo le più rapide ed appropriate scelte per il bene della salute del Paese.
A tale riguardo abbiamo osservato l’irrituale modalità intrapresa con nota GAB n. 5566 del 23 aprile 2020 con la quale si è deciso che, “ tenuto conto dell’emergenza epidemiologica in corso, che ha portato l’11 marzo u.s. l’O.M.S. alla definizione dell’infezione da Covid-19 quale pandemia, e del ruolo chiave che in materia deve essere svolto dalla Direzione generale sopra richiamata, ha rilevato la necessità – nel perseguimento del prioritario interesse pubblico della tutela della salute – di assicurare che l’incarico di che trattasi sia conferito al soggetto professionalmente più adeguato per i complessi compiti e le rilevanti responsabilità che derivano dalla straordinarietà della situazione.” disponendo la riapertura dei termini già fissati al 14 febbraio 2020 per il bando di conferimento dell’incarico di Direttore della Direzione generale della prevenzione sanitaria resosi disponibile al 1 maggio 2020, riproponendone il nuovo termine di scadenza al 4 maggio 2020, senza modifica alcuna né dei contenuti né tantomeno nelle caratteristiche professionali/curriculari dei possibili candidati. Tale scelta potrebbe apparire, in un’ottica più propria di metodi clientelari appartenenti alla prima repubblica, tesa a voler favorire l’affidamento ad un qualche soggetto il quale, per motivi diversi, non abbia avuto modo di presentare nei termini e nei modi previsti la propria candidatura, piuttosto che ad una ricerca più mirata di specifica professionalità.
La scelta di un “altro esterno” all’Amministrazione per la guida di una direzione strategica come quella della Prevenzione sanitaria, ora più che mai, alla luce della grave situazione sanitaria in cui versa il Paese, nel più ampio rispetto delle capacità professionali di colui che sarà incaricato, non potrà trovarci favorevoli ove analoghe caratteristiche professionali e curriculari già non siano presenti tra le candidature interne già presentate nei primi termini di scadenza, così come previsto dall’art. 19 del D. Lgs. n. 165/2001 e successive modificazioni ed integrazioni e dall’art. 20 del C.C.N.L. vigente, ove si definisce chiaramente che dovranno essere valutate in via prioritaria le istanze dei dirigenti di I fascia e II fascia del Ministero e solo ove non fosse possibile individuare una figura interna rispondente alle caratteristiche richieste, si potrà precedere ad incaricare un esterno ai sensi dell’art. 19, comma 4, del d.lgs. n.165 del 2001.
Auspichiamo, prima di tutto nell’interesse del sistema Paese e poi, nel rispetto delle capacità curriculari manifestate dai Professionisti in ruolo del Ministero della Salute, che la scelta che si andrà ad effettuare consentirà al neo incaricato di poter comunque sin da subito entrare nei complessi meccanismi ministeriali attraverso i quali, per effetto delle quanto più celeri sinergie interne, potrà dare risposte immediate nell’adozione di scelte a tutela della salute pubblica, nell’immediato e nel prossimo futuro.
Siamo fermamente conviti che anteponendo ad ogni altro interesse quello del bene comune per la salute pubblica, la S.V. porrà la massima attenzione nella delicata scelta, anche valutando e rispettando i suggerimenti di egual tono forniti, così come da noi, anche dalle altre organizzazioni confederali.
Restando come sempre prontamente disponibili ad un auspicabile utile confronto su ogni materia riferita alla migliore azione da parte dell’Amministrazione nell’interesse del nostro Paese, porgiamo i più distinti saluti.