non più 18

18, 18, 18, ... SCUSI QUANTI SONO I DIRETTORI GENERALI AL MINISTERO DELLA SALUTE?

(avrebbe chiesto il personaggio della barzelletta raccontata dal maestro Gigi Proietti)

... adesso 19 sarebbe stata la risposta!!!!

AVANTI UN ALTRO

avrebbe detto Paolo Bonolis nell’omonimo programma televisivo.

 

A parte gli scherzi, che purtroppo nella realtà tali non sono, apprendiamo dal Decreto Legge n. 73 del 7 giugno 2024 che, come se non bastassero 4 Dipartimenti e 14 incarichi di Direzione Generale (compreso il PNRR), per attuare le “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie” è stato istituito un “ORGANISMO” che costituisce una nuova Direzione generale, cui faranno capo 4 Uffici di super dirigenti con caratteristiche analoghe a quelle degli migliori agenti dei servizi segreti. 

(comma 2 art. 2) L’Organismo ha il compito di vigilare e svolgere verifiche presso le aziende sanitarie locali e ospedaliere e presso gli erogatori privati accreditati sul rispetto dei criteri di efficienza e di appropriatezza nella erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e sul corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa e dei piani operativi per il recupero delle liste medesime.

(art. 3) ... l’Organismo può accedere presso le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, le aziende ospedaliere universitarie e i policlinici universitari, presso gli erogatori privati accreditati, nonché presso tutti gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, anche se trasformati in fondazioni, per verificare e analizzare le disfunzioni emergenti a seguito del controllo delle agende di prenotazione sulla segnalazione del cittadino, degli enti locali e delle associazioni di categoria degli utenti. ... A conclusione degli accertamenti, gli esiti delle verifiche svolte dall’Organismo costituiscono elementi di valutazione del Ministero della salute ai fini dell’applicazione delle misure sanzionatorie e premiali nei confronti dei responsabili a livello regionale o aziendale, inclusa la revoca o il rinnovo dell’incarico.

(art. 5) Il personale dell’Organismo svolge funzioni di polizia amministrativa e di polizia giudiziaria. Al personale di cui al primo periodo è, altresì, riconosciuta la qualifica di agente di pubblica sicurezza ai sensi dell’articolo 4 –bis del regolamento di cui al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, nei limiti del servizio cui è destinato.

Un pool di 25 pubblici inquisitori le cui verifiche costituiranno elementi di valutazione da parte del Ministero della salute per le misure sanzionatorie e premiali nei confronti dei responsabili a livello regionale o aziendale, inclusa la revoca o il rinnovo dell’incarico.

A prescindere dalla problematica semantica legata al fatto che le misure o sono sanzionatorie o sono premiali, le domande che sorgono sono:

  1. Quali sono le caratteristiche o i corsi formativi che questi super 007 dovranno fare per poter valutare “…le disfunzioni emergenti a seguito del controllo delle agende di prenotazione sulla segnalazione del cittadino, degli enti locali e delle associazioni di categoria degli utenti”?
  2. Come si definiscono le disfunzioni emergenti o sarà affidata alla discrezionalità del super agente decidere di volta in volta?
  3. Come possono 25 persone (includendo il direttore generale e i direttori degli uffici) riuscire a coprire il numero di strutture pubbliche presenti sul territorio nazionale? Oppure saranno fatte delle estrazioni casuali da parte di una persona bendata per scegliere dove effettuare le ispezioni?
  4. Quale procedura seguiranno per avere i poteri di agenti di pubblica sicurezza?
  5. Le valutazioni di questi super eroi super eroine delle liste d’attesa come incidono sulla valutazione del Ministero della salute per le misure sanzionatorie e premiali?
  6. Quali sono ad oggi le misure sanzionatorie e premiali che il Ministero della salute (nella persona di chi?) effettua nei confronti dei responsabili a livello regionale o aziendale? Questa sarà una nuova fattispecie?
  7. Chi sono i responsabili a livello regionale o aziendale? Il governatore della regione, il dirigente dell’ufficio regionale, il direttore amministrativo o il dirigente di struttura complessa dell’azienda?
  8. Come può il Ministero della salute (nella persona di chi?) arrivare alla revoca o al rinnovo dell’incarico di qualcuno a cui l’incarico è stato affidato da un soggetto diverso dal Ministero?

Ed infine, ci si chiede se tutto questo non cozzi con la modifica del titolo V in essere ormai da decenni e con il recente DdL per l’attuazione dell’autonomia differenziata, presentato dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera.

Il DdL prevede infatti un regionalismo potenziato che potrebbe far venir meno definitivamente il concetto stesso di Servizio sanitario nazionale e di politica sanitaria nazionale concedendo, di fatto, potere decisionale su scelte differenti tra le regioni. Su quali basi giuridiche 25 super poliziotti possono poi entrare nel merito delle scelte fatte dalle varie Regioni riguardo la gestione della sanità a livello locale?

Poniamo questa domanda a chi di competenza con la speranza di risposta (se qualcuno fosse in grado di fornircela saremo grati) immaginando però le serie e gravi difficoltà operative, semmai diverranno operativi, alle quali andranno in contro i 25 colleghi dell’“Organismo.

Ennesimo provvedimento che avrà come unico risultato reale l’aumento delle fila dei direttori generali del Ministero della salute e dei direttori d’ufficio e che creerà, qualora applicato, enormi problemi anche di natura giuridica per lo svolgimento delle fantomatiche valutazioni o delle revoche di incarichi non di competenza del ministero nel mentre, gli esistenti Uffici periferici ministeriali ormai da tempo scarseggiano di personale qualificato quali medici e tecnici della prevenzione e seppure a fronte di tutti i buoni propositi della Segreteria del Ministro, ancora siamo in attesa che i 18 lavoratori licenziati al 31 dicembre tra i quali proprio quei medici e quei tecnici della prevenzione dei quali si ha carenza, possano essere richiamati in servizio.

Ci si chiede se l’amministrazione non abbia ormai perso i contatti con la realtà e invece di perseguire la sua mission sia diventata un enorme “mostro” che si autoalimenta.

Meditate gente, meditate” avrebbe pronunciato Renzo Arbore, come fatto in una serie di spot TV.

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