La UILPA Ministero della Salute ha rappresentato all'Amministrazione, insieme a CGIL e CISL, che ad oggi la Direttiva del 29 dicembre 2023 a firma del Sen. Paolo Zangrillo avente ad oggetto “Lavoro agile” per la tutela dei lavoratori fragili non è stata adottata adeguando il regolamento sul lavoro agile e, allo stesso tempo, oggi 26 marzo manca una indicazione chiara su cosa succede dopo il 31 marzo ai lavoratori/lavoratrici con gravi e inconciliabili situazioni di salute, personali e familiari, così come indicati/e nella direttiva stessa.
Infatti, la direttiva ricorda come “nel quadro normativo vigente, il lavoro agile è stato utilizzato anche come specifica forma di tutela per i lavoratori “fragili”, …. Il quadro odierno, connotato dall’ormai superata contingenza pandemica … da una disciplina contrattuale collettiva ormai consolidata e dalla padronanza, da parte delle amministrazioni, dello strumento del lavoro agile come volano di flessibilità orientato alla produttività ed alle esigenze dei lavoratori, ha fatto ritenere superata l’esigenza di prorogare ulteriormente i termini di Legge che stabilivano l’obbligatorietà del lavoro agile per i lavoratori che – solo nel contesto pandemico – sono stati individuati quali destinatari di una specifica tutela, ha fatto ritenere superata l’esigenza di prorogare ulteriormente i termini di legge che stabilivano l’obbligatorietà del lavoro agile.”
La stessa Direttiva evidenzia però la “necessità di garantire, ai lavoratori che documentino gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari, di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza.”
Per questo motivo, la Direttiva conclude: “Nell’ambito dell’organizzazione di ciascuna amministrazione sarà, pertanto, il dirigente responsabile a individuare le misure organizzative che si rendono necessarie, attraverso specifiche previsioni nell’ambito degli accordi individuali, che vadano nel senso sopra indicato.
Sarà cura dei Vertici di ogni singola amministrazione di adeguare tempestivamente le proprie disposizioni interne per rendere concreta e immediatamente applicata la presente direttiva.”
Ad oggi, il regolamento attuale del lavoro agile (le cui ultime modifiche risultano comunque non condivise e dubbie) nulla dice rispetto al personale che si trovi nelle situazioni di cui alla direttiva citata e, allo stesso tempo, nessuna indicazione è stata data dall’amministrazione visto l’avvicinarsi della data del 31 marzo 2024, termine fissato nella circolare della DGPOB prot.204 del 3 gennaio 2024 per i contratti stipulati con i lavoratori/lavoratrici più esposti a situazioni di rischio per la salute e/o che, comunque, documentino “gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari”.
Si chiede, quindi, all’amministrazione un urgente riscontro, nonché l’adozione immediata di un provvedimento che proroghi l’attuale scadenza del 31 marzo 2024 all’adozione del nuovo regolamento, modificato con l’inserimento delle specifiche misure organizzative previste dall’amministrazione nei casi dei lavoratori/lavoratrici che si trovi nelle condizioni citate, previo confronto (reale) con le OOSS e acquisizione pareri CUG e OPI.