Come noto, al 31 gennaio 2021, dopo il necessario confronto con le OO.SS, le Amministrazioni pubbliche dovranno adottare il Piano Organizzativo per il Lavoro Agile (POLA) quale sezione del piano delle performance. Nel dettato normativo del Ministro per la Funzione Pubblica si definisce che almeno il 60% dei dipendenti possa avvalersene.

Alla luce del fatto che a tutt’oggi non risultano essersi intraprese azioni utili al riguardo ed in considerazione che, non da ultimo anche al MEF si è deciso di prorogare lo smart working emergenziale alla data dal 31 marzo 2021 coincidente quest’ultima con la proroga dello stato di emergenza ai sensi e per gli effetti dall'art. 24, comma 3, del decreto legislativo n. 1 del 2018 in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, al fine di evitare inutili slanci in avanti da parte di Dirigenti centrali e periferici riguardo il rientro in servizio, chiediamo che sia prorogato lo smart working emergenziale al 31 marzo 2021, quindi di garantire, uniformità nell’azione amministrativa tanto nelle sedi centrali quanto in quelle periferiche, allo stesso tempo, evidenziamo la positiva funzione svolta dallo smart working nel modo di immaginare la macchina pubblica, più veloce e snella.

Chiediamo nel contempo, di avviare la negoziazione per il  POLA  con l’obiettivo di definire un percorso quanto più utile e favorevole per lo smart working, per segnare con decisione la transizione da “home working”, come di fatto è stato in questi mesi nella nostra Amministrazione, ad un compiuto smart working, teso alla migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, praticato in una cornice adeguatamente attrezzata, sicura e di pari opportunità e disciplinato dalla contrattazione collettiva, a totale garanzia di tutti i lavoratori.