Da più Uffici centrali e periferici dell’Amministrazione giungono notizie di dirigenti d'ufficio e/o generali che stanno invitando i propri dipendenti a rientrare in servizio una o due volte a settimana e che, in alcuni casi, è stato organizzato un calendario delle presenze, stante il fatto che non sia stato ancora sottoscritto con le OO.SS. il Protocollo per la prevenzione e la sicurezza in ordine all’emergenza COVID-19, che la modalità di lavoro ordinaria ancora vigente è quella del "lavoro agile" e che l’emergenza per la pandemia sia ancora in atto.

Si chiede quindi, nell’interesse primario della salute dei lavoratori nonché delle responsabilità datoriali derivanti di sospendere qualsiasi iniziativa unilaterale, che sia dirigenziale o direttoriale, in attesa che si definisca il Protocollo per la prevenzione e la sicurezza in ordine all’emergenza COVID-19 sia che venga reso pubblico l’elenco di tutte quelle attività centrali e periferiche definite indifferibili da espletare necessariamente nelle sedi ministeriali.

Chiediamo, quindi di garantire, come nei settori privati e al fine del normale rientro dei lavoratori pubblici nelle loro sedi di lavoro, il pieno rispetto di tutte le norme e i protocolli di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro dei comparti pubblici.

Allo stesso tempo, evidenziamo la positiva funzione svolta dallo smart working nel modo di immaginare la macchina pubblica, più veloce e snella.

Ecco perché chiediamo la negoziazione di un accordo quanto più utile e favorevole per lo smart working per segnare con decisione la transizione da “home working”, come di fatto è stato in questi mesi nella nostra Amministrazione, ad un compiuto smart working, teso alla migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, praticato in una cornice adeguatamente attrezzata, sicura e di pari opportunità e disciplinato dalla contrattazione collettiva, a totale garanzia di tutti i lavoratori.

Resta implicito che ogni azione intrapresa in assenza di indicazioni certe e condivise tese alla tutela e garanzia dei lavoratori sarà oggetto di attenta analisi da parte della scrivente Organizzazione per ogni conseguente azione.

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